Economia: la guerra commerciale tra Stati Uniti e Cina

La guerra commerciale tra Stati Uniti e Cina sembra che si sia fermata per una piccola tregua: si sarebbe raggiunto quindi un primo sostanziale accordo commerciale, lo annuncia Donald Trump; “Abbiamo centrato una sostanziale fase uno dell’accordo, l’intesa include la proprietà intellettuale, i servizi finanziari e 40–50 miliardi di dollari di acquisti di prodotti commerciali. I nuovi dazi americani contro il Made in China non scatteranno la prossima settimana come era inizialmente previsto. Huawei non rientra nel mini-accordo. [Ansa 12/10/2019]

La guerra, o per meglio dire disputa commerciale, inziata il 22 Marzo 2018, dopo che Donald Trump annunciò l’intenzione di imporre 50 miliardi di dollari di dazi doganali sui prodotti cinesi ai sensi dell’articolo 301 degli Stati Uniti, si basa anche sulla tradizionale dicotomia esistente tra le grandi potenze. “La storia delle relazioni tra Stati Uniti e Cina” infatti “ è caratterizzata da periodi di aspro confronto e momenti di distensione. Alla base vi sono ragioni politiche, commerciali e ideologiche”.[Manuel D’Elia, Babilon Magazine]

Cina contro Usa, chi dominerà il mondo? 

La tregua tra USA e Cina e i mercati finanziari

La guerra commerciale tra Stati Uniti e Cina sta giungendo ad una tregua? L’affermazione di Trump secondo cui si è vicini alla fine della guerra commerciale non è plausibile per gli analisti finnaziari. Definito “accordo incerto” dagli esperti di Morgan Stanley, non viene esclusa una nuova raffica di aumenti tariffari.

La Banca dichiara: “Non esiste ancora un percorso per il calo delle tariffe esistenti e l’escalation delle tariffe rimane un rischio significativo, pertanto, non ci aspettiamo ancora un rimbalzo significativo nel comportamento aziendale che aumenti le aspettative di crescita globale”.

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Dazi, Tronchetti Provera: “Senza accordo USA — Cina non c’è crescita”

Intesa USA Cina cosa succede in Borsa

I rialzi si sono registrati a Tokyo, gli indici di Shanghai e Shenzhen Composite sono saliti fino a +1,4%. In Europa: Milano cede lo 0,42%, Londra cede lo 0,54%, Francoforte lo 0,57% e Parigi lo 0,61%. 

Piazza Affari: spicca il maxi rialzo di Gedi, sospeso dopo un rialzo di oltre dieci punti, all’indomani dell’offerta avanzata da Carlo De Benedetti per rilevare da Cir il 29,9% di azioni del gruppo. Offerta però respinta già da Cir.

In calo: spread e prezzo del petrolio: lo spread va a 137 punti mentre il prezzo del petrolio cala. Sui mercati asiatici i future sul Light crude Wti cedono di 35 cent a 54,35 dollari e quelli sul Brent arretra di 38 cent a 60,13 dollari.

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Il segretario al Tesoro Steven Mnuchin, durante un’intervista a Cnbc, ha spiegato che i dazi, che sarebbero dovuti essere imposti dagli Usa a partire dal domani 15 ottobre, non verranno implementati. Mnuchin ha ribadito che le due parti hanno trovato un’intesa ‘di base’ su una serie di temi tra cui, la proprieta’ intellettuale, i servizi finanziari, la manipolazione della valuta e del cambio, e si sono accordati per imporre ‘significativi cambiamenti strutturali nell’agricoltura’. 

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Quanto vale la tregua tra Stati Uniti e Cina? 

In mezz’ora di conferenza stampa Donald Trump ha usato per quindici volte l’aggettivo tremendous (cioè “enorme”) per fare capire quanto sia importante l’accordo che Stati Uniti e Cina: così USA hanno sospeso l’aumento dei dazi su merci cinesi che valgono 250 miliardi di dollari di importazioni annue in America. Ma quanto vale l’accordo? “C’è un’intesa su agricoltura, finanza, valute e proprietà intellettuale. Mancano i dettagli e troppe volte Washington ha cambiato improvvisamente direzione”.

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