
L’ Economia italiana nel 2020 rimarrà stagnante: è la Commissione Europea a parlare e secondo le stime il PIL italiano crescerà solo dello 0,2%. Queste sarebbero le stime comunicate che non migliorano affatto le previsioni dello scorso autunno, secondo le quali il PIL sarebbe cresciuto dello 0,5%.
Cosa succede? Ce lo spiega l’Ufficio parlamentare di bilancio (Upb): la revisione al ribasso è essenzialmente dovuta al deterioramento della fase congiunturale nello scorcio finale del 2019.
Quali sono invece le previsioni per il 2021? Per il prossimo anno invece è prevista invece una crescita dello 0,6 per cento.

Intanto sui mercati internazionali crescono le incertezze: la crescita del PIL prevista per l’intera Unione nel 2020 è dell’1,4 per cento, come comunica un articolo del Post. Ad aggiungersi a tutto questo il coronavirus: l’epidemia influenzale è un nuovo rischio al ribasso per l’economia europea. Le parole dell’Organizzazione Mondiale della Sanità (WHO) non sono confortanti perchè «L’ipotesi principale è che l’epidemia tocchi un picco nel primo trimestre, con una estensione a livello globale relativamente limitata. Quanto più dura, tuttavia, tanto più saranno probabili effetti negativi sulla fiducia economica e sulle condizioni globali di finanziamento».
L’Italia, nella classifica dei 27 Paesi Ue si pone negli ultimi posti, dopo Germania (1,1% nel 2020 e 2021) e Francia (1,1 e 1,2%). Nonostante ciò, in un’intervista su La7 Gualtieri sembra voglia iniettare fiducia: ‘L’economia ripartirà” afferma, “a Gennaio ci sarà un rimbalzo nella produzione e per il Pil”.
Da dove viene la positività di Gualtieri? Dai dati che prevedono un rimbalzo a Gennaio ma sprattutto basandosi sulle manovre del governo e passando all’azione.
Secondo invece IlSole24Ore il commissario Ue Gentiloni afferma: «Le prospettive dell’economia europea sono di una congiuntura stabile, anche se debole»
Economia italiana 2020: le novità in materia IVA
Con la nuova legge di Blancio 2020 escono anche le novità in materia di IVA. Confermate per tutto il 2020 le aliquote iva ordinaria (22%) e ridotta (10%). Tuttavia l’art.1 c3 della legge di Bilancio prevede l’innalzamento delle aliquote a decorrere dall’1 Gennaio 2021 [fatto salvo il reperimento di risorse finanziarie equivalenti attraverso maggiori entrate o risparmi di spesa].
In che direzione andrà l’economia italiana?