Italia 2020 economia: secondo la Commissione Europea l’economia italiana rimarrà stagnante, con un’ipotetica crescita del PIL intorno allo 0,2%. Intanto il meccanismo unico di supervisione bancaria della BCE, SSM, rivela una debolezza strutturale nel sistema bancario europeo: gli utili sarebbero inferiori al costo del capitale.

In sintesi un’orrizonte non chiaro, soprattutto mentre crescono le incertezze sui mercati internazionali. Incertezze che oggi a Piazza Affari vedono però le Borse Europee positve in avvio: gli investitori si sentono rassicurati dalle misure di sostegno all’economia prese da Pechino e di quelle della Banca Centrale della Cina che ha tagliato il tasso di interesse sui suoi prestiti a medio termine.
Italia 2020 economia: intanto, c’è chi sostiene che non si tratti di una crisi, relativamente all’Italia, ma di una depressione, dove la produzione industriale è crollata, a seguito della crisi del 2008, senza mai riprendersi.
Tra gli importanti fattori che segnano l’attuale crisi economica italiana, vi sono l’arretramento della produzione industriale e una percentuale di disoccupazione del 10%.
Economia 2020: il paradosso italiano
Quello che è evidente però è l’esistenza di un paradosso italiano: gli indicatori dell’economia sono in negativo mentre i mercati finanziari sono in rialzo. Ne parla MilanoPost.info, secondo il quale il motore dell’economia si è inceppato. Vengono citate le parole del giornalista Nicola Porro: “Paradosso Italia: l’economia a picco, la finanza no”. Ed in effetti viene il dubbio, data la situazione attuale. Siamo il paese che cresce meno in Europa, dopo Francia e Germania, vicine negli ultimi posti in classifica.

L’evidenza sta sempre nei dati, pubblicati da InvestireOggi.it: “la produzione industriale in Italia è scesa dell’1,3% nel 2019, segnando un -2,7% mensile a dicembre, il calo più marcato da gennaio 2018”. Combinando questi dati con quelli sugli ordini industriali è difficile immaginare che si registrerà una ripresa del PIL stimato.
Europa: crisi della democrazia e della classe media
Ad essere in crisi è infine l’Europa stessa, lo afferma Emmanuel Macron alla Conferenza internazionale sulla sicurezza di Monaco di Baviera: “Oggi c’è una crisi della democrazia europea, e della classe media”. La verità è che se la classe media non verrà sostenuta ssarà sempre più difficile andare avanti.
Il panorama europeo, quindi, appare sempre più scoraggiante: Roberto Iannuzzi, su il FattoQuotidiano.it, riporta che il fragile asse franco-tedesco che le sosteneva sia ormai in crisi. I vertici europei invece continuano ad affermare di voler rafforzare il ruolo internazionale dell’euro sfidando il dollaro, in un Europa che non è nemmeno supportata da un’unione fiscale.
Consiglio infine la lettura di due articoli che parlano dell’Europa e della sua posizione attuale geopolitica, economica e finanziaria.
1 – Le verità spiacevoli per la Ue nella nuova era Trump, di Federico Fubini sul IlCorriere.it
2 – La Brexit certifica che l’Ue è in crisi. Il pensiero di Corrado Ocone su Startmag.it