Elon Musk parlando del progetto Marte ha affermato che ci vorranno circa venti anni per costruire una città sostenibile sul pianeta rosso: serviranno materiali che dalla terra viaggeranno sulle navicelle StarShip Costo di ogni volo? Due milioni di dollari.

La costruzione di una città autosufficiente su Marte sembra ancora lontanta, poichè, fino ad ora nessun essere umano ci ha messo piede, eppure già nelle idee di Elon Musk, CEO di Tesla e Neuralink, ci sono obiettivi precisi. Il pianeta si autogovernerà e l’economia si baserà sulle criptovalute. L’imprenditore avrebbe già pensato anche al nome: il “marscoin”.

Per chi vede ancora il progetto lontanto intanto si sta pensando anche a sistemi “ecosistemi sostenibili indoor protetti e autosufficienti” per vivere sul nuovo pianeta.

Elon Musk: Marte e la corsa dell’umanità allo spazio

C’è chi insegue un sogno e mette in gioco le sue capacità, risorse e conoscenze per dare il suo contributo: tra questi c’è l’italiana Valentina Sumini, con il suo progetto di città sostenibile su Marte.

“Il mio desiderio è quello di riuscire a progettare una struttura che permetta all’uomo di diventare una specie multiplanetaria, dove la Terra sarà sempre il nostro pianeta madre”.

Forbes – Valentina Sumini: l’architetto del MIT che progetta soluzioni abitative per Luna e Marte

Ed infatti dal punto di vista del design e della progettazione di edifici cambia tutto e da la possibilità di dare il via a nuove sperimentazioni che si sviluppino da forme e materiali migliori.

Ma Valentina non è la sola a proporre nuove visioni per “arredare lo spazio” con la la “Redwood Forest”, un sistema di cupole bianche e autosufficenti – grazie a ghiaccio, terra e sole – pensate per ospitare le prime colonie umane.

Anche Stefano Boeri pensa ad un sistema di foreste verticali da spedire su Marte dalla Stazione Spaziale Internazionale: eco sistemi all’interno dei quali si svilupperebbero delle condizioni favorevoli alla vita dell’uomo. Il progetto “Vertical Forest Seeds on Mars” è stato ideato in collaborazione con il Future City Lab della Tongji University e l’Agenzia Spaziale cinese.