Le favole digitali diventano l’occasione per aiutare i ragazzi a riconoscere le emozioni attraverso il linguaggio e quindi di coinvolgere un pubblico giovane grazie ad un’integrazione di video, immagini e nuovi media.

Sono molte le iniziative nate intorno a qusto argomento tra cui quella di Save The Children o lo spettacolo teatrale Favole al telefono in streaming, voluto dall’Associazione Culturale Teatro Ragazzi di Latina e tratto dai bellissimi racconti di Gianni Rodari.
Ma sono tantissime le iniziative che si sono prese: ultima ma non meno importante la nuova APP – nata dall’idea di due insegnanti – che insegna ai bambini a riconoscere le emozioni. Questa nuova applicazione verrà utilizzata dalla Fondazione Mondo digitale per creare un nuovo ecosistema educativo fisico ma anche virtuale.

Favole Digitali: l’idea di due insegnanti diventa un APP educativa

Mentre anche le bibliotche diventano sempre più digitali , l’obiettivo per coinvolgere i ragazzi diventano il dialogo e l’empatia. Su questi due pilastri si basa il progetto di due insegnanti italiane.

L’idea è di Paola Pupilli, professoressa di informatica e Cristiana Zambon, insegnante di matematica e scienze: entrambe credono nell’importanza di far parlare i giovani per comprendere il loro vissuto. E l’informatica viene in aiuto, lasciando grande spazio alla creatività.

«La nostra app vuole proprio aiutare i bambini, attraverso semplici giochi, come riconoscere le proprie emozioni e quelle dei propri amici e familiari: attraverso quello che provano i personaggi di Cenerentola, Biancaneve e ei sette nani, Cappuccetto Rosso, Pinocchio, i bambini possono identificare la paura, la rabbia, la tristezza, la felicità o gioia, il disgusto e la sorpresa. Nel fargli riconoscere le somiglianze di stati d’animo o le differenze, non solo imparano a dire come si sentono, ma anche a capire come possono sentirsi gli altri, dal vivo ma anche online».

Cristiana Zambon, Corriere.it

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